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Consiglio comunale - Approvato il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2019

  18 09 2020    |    Tematiche: Bilancio e programmazione Istituzioni    |    Io sono: Cittadino

Con 14 voti a favore e 9 contrari il Consiglio comunale di Oristano ha approvato il Rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2019.

È stato l’Assessore al Bilancio Angelo Angioi a illustrare l’argomento in aula, elencando le cifre del conto che si chiude con un disavanzo di 12 milioni 469 mila euro, composto da tre voci: 6 milioni 410 mila disavanzo da accertamento straordinario dei residui del 2015, 4 milioni 329 mila euro da Fondo crediti di esigibilità, 1 milione 729 mila euro come quota di accantonamenti e insussistenze.

“Il ripianamento del disavanzo avviene con 271 mila euro all’anno per 30 anni a partire dal 2015, più 288 mila euro all’anno per 15 anni, per la terza voce la legge prevede che debba essere ripianato entro la consiliatura e sarà fatto in una unica quota” ha detto l’Assessore Angioi.
L’avanzo di amministrazione è di 4 milioni 981 mila euro, vincolato a causa dei disavanzi pregressi. Lo stato patrimoniale patrimonio netto di 80 milioni 318 mila euro. I residui attivi sono pari a 30 milioni 878 mila euro e quelli passivi a 18 milioni 569 mila euro.
Tra le possibili cause del divanzo l’Assessore Angioi ha parlato di entrate proprie scarse, scarsa capacità di riscossione, spese elevate, bilancio rigido, stime delle entrate e delle spese in sede di previsione, scarsa attendibilità dei residui, ma si è soffermato su una in particolare: “Dal 2015 a oggi la causa più importante è la creazione del fondo di solidarietà che ha sottratto all’amministrazione comunale non meno di 8 milioni di euro. Se lo Stato non avesse sottratto queste somme non avremmo avuto problemi. Parliamo dell’IMU che appena incassata dall’ente viene prelevata dallo Stato a prescindere dalla reale capacità di riscossione dell’ente”.
“In questi anni il Comune non è intervenuto aumentando la pressione fiscale e lo dimostra il fatto che ci sono tariffe ferme da 35 anni – ha sottolineato Angioi -. È stata messa in campo un’azione di recupero dei crediti da evasione dei tributi per 5 milioni di euro”.
“Tralasciando i numeri e analizzando le azioni messe in campo nei vari settori dell’amministrazione dobbiamo ricordare il nuovo appalto rifiuti, gli eventi di Città europea dello sport, la nascita della Fondazione Oristano e un’intensa attività nel settore della Cultura, i servizi sociali che si sono confermati uno dei settori più efficienti dell’amministrazione, la realizzazione di numerosi lavori pubblici (agibilità campo Tharros, bitumatura strade urbane e sistemazione strade vicinali, nuovo Palasport)” ha concluso l’assessore.

Il Sindaco Andrea Lutzu ha fatto un’analisi politica e amministrativa: “L’efficacia dell’azione amministrativa ci ha portato a questi numeri e a evidenti risultati politici e sociali: non si sono aumentate le tasse e siamo riusciti ad affrontare l’emergenza COVID senza strozzare i cittadini. I servizi ai cittadini sono sempre ad altissimo livello, la spesa dei servizi sociali è aumentata e questo ha consentito di salvaguardare un sistema sociale coeso. La Fondazione Oristano è stata una scommessa vinta. Oristano città europea dello sport, anche grazie al sostegno assicurato da Regione e Fondazione Sardegna, ha portato a Oristano migliaia di atleti, creato economia a favore del sistema ricettivo e produttivo cittadino. Di pari passo sono stati realizzati importanti interventi di impiantistica sportiva. Nel 2019 è stata messo il sigillo sulla Programmazione territoriale e oggi quei progetti stanno marciando. Le manifestazioni culturali sono state di altissimo livello, anche internazionali. Grande l’impegno per le politiche sociali, per la parità di genere con le manifestazioni legate alle scarpette rosse, per i lavori pubblici (scuole, palazzetto, ludoteca Silì, strade, marciapiedi, piazza Abis, skate park, campi da tennis, torre di Mariano…), l’urbanistica con la coerenza del piano di assetto idrogeologico al PUC, gli usi civici e il termodinamico”.
Il Sindaco Lutzu ha concluso “auspicando la ricomposizione di un quadro unitario del centro-destra”.

Il Presidente della Commissione Bilancio Veronica Cabras ha illustrato i lavori della Commissione evidenziando “l’importanza del rendiconto che dimostra i risultati finali di gestione di un’amministrazione. Tra le voci principali di questo conto figurano i residui attivi e passivi e l’avanzo di amministrazione vincolato a causa dei disavanzi maturati dal 2015. Ogni anno – ha aggiunto - il Comune distoglie dal proprio bilancio 500 mila euro per ridurre il proprio disavanzo, dovremmo dunque ragionare sulle spese superflue e razionalizzarle, ma anche riflettere sulle entrate per evitare in futuro ulteriori disavanzi”. “Uno dei problemi principali rilevati dalla Commissione bilancio è quello del recupero dell’evasione e della riscossione dei tributi – ha concluso Veronica Cabras -. Occorre un controllo più accurato dei servizi e delle relative tariffe”.

Per Efisio Sanna (PD) “Questo rendiconto mette in luce due cose: l’endemica difficoltà del Comune a incassare ciò che è dovuto. È un problema che non esiste da oggi, ma esiste: c’è una inadeguata tempestività nei pagamenti. Inoltre, si sfata una formidabile ed errata leggenda metropolitana che vuole che il Comune abbia una tassazione alta”. “Nelle ultime settimane, leggendo i giornali sembrava che la situazione del Comune fosse gravissima – ha proseguito Sanna -. Stasera, nel suo intervento, l’Assessore è apparso più prudente. Dobbiamo comunque rilevare come, rispetto al 2018, nel 2019 diminuiscano tutte le entrate rispetto alle previsioni così come a oggi siano ancora troppe le partite ancora aperte: porticciolo, mercato civico, usi civici, teatro, circonvallazione, area grandi eventi, impiantistica sportiva e problema legato alla loro gestione, dormitorio, Oristano est”.

Davide Tatti (Fortza Paris): “Nel 2019 è stato fatto molto, ad esempio nello sport. Oristano Città europea dello sport è stata una manifestazione come mai se ne sono viste prima. Su temi come sport e cultura abbiamo ottenuto risultati eccezionali. Con la Fondazione Oristano abbiamo potuto dare una gestione adeguata, meno dispendiosa e più efficiente, alla politica culturale. L’imposta di soggiorno ci ha dato la possibilità di utilizzare risorse fresche utili per sviluppare il turismo con eventi di grande richiamo come gli spettacoli di Fiorella Mannoia e Gabry Ponte). La Scuola civica di musica è ritornata a Oristano e gli iscritti sono aumentati”. “Come sempre si poteva sicuramente fare di più, ma l’impegno è stato alto e tante cose sono state fatte” ha concluso Tatti.

“Questo consuntivo ha maggiore importanza rispetto ai precedenti perché è completamente frutto di questa amministrazione – ha detto Francesco Federico (indipendente) -. Quando l’assessore è passato dall’esame tecnico a quello politico ho notato una certa difficoltà nell’esposizione e l’intervento del Sindaco è stato imbarazzante: ci si è voluti attribuire tanti meriti, ma i meriti è bene che siano gli altri a riconoscerli. Si fanno passare per grandi cose normali. I lavori del mercato sono fermi, quelli del teatro non potranno concludersi nella loro totalità, il dormitorio è chiuso da prima dell’estate, la vicenda delle Marine Oristanesi è una situazione complicata, la scuola di Sa Rodia, la scuola a Oristano è gestita malissimo e lo dimostra il fatto che le superiori aprono regolarmente nelle date previste mentre le altre no. In via Baracca molti cittadini sono stati imprigionati, rimane irrisolto il problema del palazzetto dello sport così come via Aristana, le frazioni e le borgate, il Piano per le barriere architettoniche. Su tutto emerge la volontà di non fare le cose”.

Per Maria Obinu (PD) “lo scenario presentato dall’Assessore al Bilancio è preoccupante. Il bilancio fatto dal Sindaco, relativo ai vari settori, è lacunoso anche perché non sappiamo molto di quanto fanno i singoli assessorati. Ciò che leggiamo sui giornali è solo frutto di ordinaria amministrazione. Vediamo che il dormitorio è chiuso e al di là delle mille ragioni rimane chiuso. A Torre Grande, mi auguro che un giorno si vedano i lavori che da troppi anni si annunciano ma non si fanno. Sulla Fondazione Oristano vogliamo elementi di valutazione, non sappiamo niente. Viene spacciata come un fiore all’occhiello, ma non sappiamo quanto costa, né se e quando si vuole onorare l’impegno al bando per la nomina del direttore”. Maria Obinu ha evidenziato i ritardi per i lavoro nella scuola di a Sa Rodia “e che dire del completamento del parcheggio del mercato che era stato garantito per giugno 2019. È passato un anno ed è ancora chiuso”.

Luigi Mureddu (PSdAz): “Le notizie pubblicate dalla stampa hanno allarmato tutta la città: un buco di 12 milioni era preoccupante. Oggi l’Assessore ci ha tranquillizzati: il debito è diviso in tre tranche e può essere rateizzato e sostenuto dall’ente. Nelle frazioni e nelle borgate si doveva fare di più, nel centro storico ci sono zone che sembrano Beirut, ma anche la zona di via Ghilarza sembra bombardata. Molte zone della città continuano ad essere al buio. Il master plan di Torre Grande non si sa che fine abbia fatto”.

“Abbiamo sentito un lungo elenco di opere che non sono state realizzate, ma non è certo esaustivo – ha detto Andrea Riccio (Progres - Progetu Repubblica Sardinia) -. Manca il porticciolo, le strade della città che versano in condizioni pietose, i marciapiedi, la valorizzazione del patrimonio storico”. “I grandi assenti in questo rendiconto sono le politiche per il lavoro e per il sostegno alle imprese – ha proseguito Riccio -. Non c’è un’idea contro lo spopolamento. Vanno valorizzati i luoghi dove si crea la cultura, le università che devono trattenere i nostri giovani”.

Patrizia Cadau (Movimento Cinquestelle): “Parliamo di risultati: l’unico tratto distintivo che ci potrebbe far capire la crescita di Oristano negli ultimi 3 anni sarebbe la presenza di Oristano nel dibattito politico e culturale regionale. Oristano non esiste, non è cresciuta, nonostante il lavoro, l’impegno e le buone intenzioni”. “Il merito di una amministrazione si vede anche dal polso della sua cittadinanza – ha proseguito Patrizia Cadau -. A Oristano abbiamo una cittadinanza rassegnata a tutto, a inciampare nei marciapiedi e a non essere ascoltata. Sembra che sia calato uno stato di torpore su questa città. Una città sana avrebbe una reazione vivace e più partecipe. Oristano non è e non può essere solo la città dello sport, ci sono disabili, bambini, donne. Si deve intervenire a favore di tutti, ma siamo ancora tanto indietro”.

Danilo Atzeni (PSdAz) si è rivolto all’Assessore al Bilancio: “Mi sarei aspettato qualcosa di più da una presentazione di un rendiconto di un esercizio finanziario. Avrei voluto vedere al centro dell’attenzione l’uomo e non i dati contabili. La soluzione è stata la più semplice e scontata: recupero crediti, andare a stanare chi non paga le tasse. Mi sarei aspettato dall’assessore una proposta più interessante, soprattutto dopo l’allarmismo che ha creato sulla stampa. E poi piazza Manno, il teatro, il centro storico, sono tanti i problemi ancora aperti. Questo è un rendiconto sterile, con numeri che non ci dicono niente”. “Ci aspettavamo un cambio di passo che non c’è stato – ha detto il consigliere sardista -. C’è solo grande delusione, non ha portato innovazione né una proposta”.

Per Giuseppe Puddu (Fratelli d’Italia) “molti consiglieri il documento di bilancio non lo hanno neanche letto. In caso contrario certe affermazioni non lo avrebbero fatte. Sugli investimenti, la nota integrativa al bilancio del 2019 integrativa ha portato 17 milioni e senza contare la programmazione territoriale. Si possono fare tutte le critiche, ma bisogna sapere leggere le carte e riconoscere i meriti”. “Il cambio di passo c’è e ci sarà – ha proseguito Puddu -. Le azioni ipotizzate non vengono dal nulla, ma da un’analisi seria. Criticità ce ne sono, l’importante è volerci mettere rimedio e trovare le soluzioni perché nel rendiconto 2020 la situazione si sia modificata”.

Dopo l’esame del rendiconto il Consiglio, sempre su proposta dell’Assessore Angelo Angioi, ha discusso il Piano di rientro del maggior disavanzo del rendiconto 2019.
La delibera è stata approvata con 13 voti a favore.
L’Assessore Angioi ha spiegato che il disavanzo da 12 milioni 469 mila euro è suddiviso in tre tranche: 6 milioni 410 mila disavanzo da accertamento straordinario dei residui del 2015, 4 milioni 329 mila euro da Fondo crediti di esigibilità, 1 milione 729 mila euro come quota di accantonamenti e insussistenze.
Sarà ripianato in virtù di un piano con un piano rateale da 288 mila euro per 15 anni che si somma ai 271 mila euro annui derivanti dal precedente disavanzo.
“La tranche da un milione 727 mila euro viene ripianato in una unica soluzione con un milione reso disponibile dal surplus realizzato dalla vendita dell’immobile comunale di via Marconi e altri 700 mila euro dalla rinegoziazione dei mutui” ha precisato l’Assessore Angioi che ha ammonito: “In futuro non possiamo permetterci ulteriori disavanzi”.
Il Presidente della Commissione Bilancio Veronica Cabras, dopo aver ricordato i lavori della Commissione, ha evidenziato la raccomandazione del collegio dei revisori dei conti: “Occorre un piano di ottimizzazione delle entrate e delle spese per evitare ulteriori disavanzi”.
Per Efisio Sanna (PD) “l’alienazione del mercato di via Marconi ci aiuta molto, ma il disavanzo lo si sarebbe potuto coprire dagli introiti dal servizio dei parcheggi a pagamento se avessimo deciso di gestire direttamente il servizio con società in house”.
Secondo Danilo Atzeni (PSDAZ) “gli strumenti messi in campo sono di ordinaria amministrazione. Da un cambio di passo mi sarei aspettato qualcosa di più, anche per la gestione dei servizi”.
Dello stesso avviso il compagno di partito Luigi Mureddu: “Esiste un problema economico e un sistema integrato di multiservizi consentirebbe di avere risorse per migliorare i servizi ma anche per fare economie”.

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