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Il Ministero riconosce la fontana di Corriga quale importante bene culturale

  16 01 2020    |    Tematiche: Cultura e spettacolo Vita di città    |    Io sono: Cittadino

Il Ministero dei Beni e della attività culturali ha inserito tra i beni culturali soggetti a tutela la fontana in ceramica di Antonio Corriga da sempre ospitata nel mercato civico di via Mazzini.

Nei mesi scorsi era stato l’assessore alle attività produttive Pupa Tarantini a chiederne l’inserimento nel corso di un sopralluogo nel mercato civico di via Mazzini condotto con i funzionari della Soprintendenza per l’archeologia, le belle arti e il, paesaggio per valutare le iniziative più opportune per il recupero della fontana di Corriga.

Accompagnata dai tecnici comunali e da quelli della Soprintendenza l’Assessore Tarantini aveva ha voluto verificare di persona le condizioni dell’opera di Antonio Corriga e stabilirne le modalità più opportune per la messa in sicurezza e il restauro.

Nelle scorse settimane è arrivato il Decreto del Ministero che dichiara la fontana “d’interesse culturale particolarmente importante ai sensi dell’articolo 10, comma 1 del Codice dei Beni culturali, per i motivi indicati nella relazione storico artistica (a cura del funzionario storico dell’arte Maria Francesca Porcella, ndr) e in quanto unicum nella produzione dell’artista, il quale, attraverso il vivace colorismo e la stilizzazione geometrizzante, anticipa ricerche e sperimentazioni poi attuate solo successivamente nell’Istituto statale d’arte di Oristano con l’arrivo degli artisti Arrigo Visani e Carlo Contini, ed ai sensi dell’articolo 10, comma 3, lettera d) del Codice dei beni culturali, in quanto bene strettamente connesso alla storia sociale della comunità locale, fortemente impresso nell’immaginario collettivo. Il bene rimane quindi sottoposto a tutte le disposizioni di tutela contenuta nel Codice dei Beni culturali”.

Il progetto della fontana risale al 1956. L’anno successivo fu inaugurato il mercato. Antonio Corriga la progettò, ma concorsero a foggiarla alcuni ceramisti giovani ed altri più esperti eredi della tradizione dei figoli di Oristano. Corriga negli ultimi anni della sua vita si era detto amareggiato per il degrado dell’opera e aveva auspicato un’iniziativa per il suo recupero che oggi, grazie alla istituzione del Centro di documentazione sulla ceramica Terracotta, potrebbe finalmente realizzarsi.

Nei mesi scorsi le intenzioni dell’amministrazione erano state anticipate dall’Assessore Tarantini al Consiglio comunale in occasione della discussione della mozione sulla razionalizzazione delle spese e il rilancio delle attività mercatali di via Cimarosa e di via Costa.

“La decisione del Ministero rende merito all’opera di Corriga e non possiamo che rallegrarci per questo importante passo – osservano il Sindaco Andrea Lutzu e l’Assessore Tarantini -. La fontana di Corriga appartiene alla storia di questa città e alla memoria di intere generazioni che hanno frequentato il mercato civico di via Mazzini. Il riconoscimento di bene d’interesse culturale sancisce il valore artistico di un’opera la cui importanza noi oristanesi conoscevamo da sempre”.

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