Logo del Comune di Oristano

Comune di Oristano - sito web ufficiale

Sezioni principali del sito e Elenco Siti Tematici

Menu principale

Piano di emergenza Ultragas

  26 11 2021    |    Tematiche: Protezione civile    |    Io sono: Anziano Associazione Cittadino Disabile Genitore Giovane Imprenditore Lavoratore Studente

PIANO DI EMERGENZA ULTRAGAS

L’impianto di deposito e di imbottigliamento di GPL (gas di petrolio liquefatti) della Società ULTRAGAS TIRRENA S.p.A. è ubicato in via Parigi - zona industriale di Oristano.

In caso di flash-fire dovuto ad accensione di una nube di vapori di GPL, causata da rilasci di lieve entità, che comunque interessano esclusivamente aree interne allo stabilimento, è possibile prevedere conseguenze degli incidenti per la popolazione e per l’ambiente.

Potenziali effetti per la popolazione e per l’ambiente risultano:

  • irraggiamento dovuto a radiazione termica stazionaria, variabile e istantanea;
  • sovrapressione conseguente ad esplosione;
  • proiezione di frammenti 

Delimitazione delle zone a rischio 
Ai fini della pianificazione dell’emergenza vengono individuate tre differenti aree di pianificazione:

  • mt. 70 - Zona di sicuro impatto
  • mt. 110 - Zona di danno
  • mt. 265 - Zona di attenzione

centrate sui quattro elementi pericolosi del deposito (serbatoi, punti di travaso, sala pompe e piano di imbottigliamento).

Zona di sicuro impatto (soglia di elevata letalità, immediatamente adiacente al luogo dell’incidente e caratterizzata da effetti comportanti una elevata letalità per le persone): è stata individuata prendendo in considerazione l’inviluppo delle aree di raggio pari a 70 metri centrate sugli elementi pericolosi del deposito, in cui un’eventuale nube di GPL possa trovarsi in concentrazioni pari al limite inferiore di infiammabilità in una data condizione atmosferica.
Questa zona è limitata alle immediate adiacenze dell’impianto ed è caratterizzata, in caso di incidente rilevante, da effetti sanitari comportanti una elevata probabilità di letalità, qualora risultino coinvolte persone che non intraprendano immediatamente adeguate misure di autoprotezione. In questa zona si stima la presenza di 50 dipendenti dell’impianto e altre persone presenti a vario titolo. Non sono presenti uffici pubblici, stabilimenti, impianti, attività produttive circostanti né nuclei familiari residenti.

Zona di danno (soglia delle lesioni irreversibili, esterna alla prima, caratterizzata da possibili danni, anche gravi e irreversibili, per le persone che non abbiano assunto le corrette misure di autoprotezione e da possibili danni anche letali per persone più vulnerabili come i minori e gli anziani): è stata individuata prendendo in considerazione l’inviluppo delle aree di raggio pari a 110 metri centrate sugli elementi pericolosi del deposito, in cui un’eventuale nube di GPL possa trovarsi in concentrazioni pari alla metà del limite inferiore di infiammabilità in una data condizione atmosferica.
La seconda zona è individuata dalla porzione di territorio che si estende, mantenendo come centro lo stabilimento, tra il limite della prima zona e l’inviluppo delle aree di raggio pari a 110 metri e centrate sugli elementi pericolosi del deposito. In questa zona, sono ancora possibili conseguenze gravi per l’incolumità delle persone, specialmente nelle distanze più prossime alla prima zona, in assenza di adeguate misure protettive.
Si stima la presenza di 55 lavoratori negli stabilimenti delle aziende PIRAS serrande metalliche - Via Parigi (3), Pippia Giuseppe officina meccanica - Via Parigi (2), SINIS Rappresentanze – Via Pargi/Via Bruxelles (3), Autocarrozzeria Pintus Pierpaolo – Via Bruxelles (4), Pistis Giovanni officina meccanica - Via Parigi (5), E-DISTRIBUZIONE. - Via Amsterdam 2/4 (28), Consorzio industriale locazione parziale a PLEC per l’attività di deposito usate (1). Non sono presenti nuclei familiari residenti.

Zona di attenzione (caratterizzata dal possibile verificarsi di danni, generalmente non gravi anche per i soggetti particolarmente vulnerabili oppure da reazioni fisiologiche che possono determinare situazioni di turbamento tali da richiedere provvedimenti anche di ordine pubblico, da valutare da parte delle autorità locali): è stata individuata prendendo in considerazione l’inviluppo delle aree di raggio pari a 265 metri e centrate sugli elementi pericolosi del deposito, in cui un’eventuale nube di GPL possa trovarsi in concentrazioni pari alla metà del limite inferiore di infiammabilità ma con una condizione atmosferica deteriore.
Questa Zona si estende dal limite della precedente sino a ricomprendere la porzione di territorio racchiusa dall’inviluppo delle aree di raggio pari a 265 metri e centrate sugli elementi pericolosi del deposito. Essa è stata individuata allo scopo di poter pianificare le possibili conseguenze di un incidente rilevante in una zona che comprende numerosi insediamenti produttivi.
In questa zona si stima la presenza di 255 lavoratori negli stabilimenti delle aziende AF Sardegna – F.lli IBBA proprietà DORECA -Via Parigi/Via Atene (70), Pani Officina (5), Carboni Antonello (1), Super Car Cardias Giancarlo - Via Bruxelles (6), COBUS 90 - Via Bruxelles (3), Ditta Renato Bacchion - Via Bruxelles (1), Coop. Sacro Cuore - Via Bruxelles (6), Marongiu (officina rettifiche) - via Bruxelles (10), EXCLUSIVE CAR (6).
In caso di allerta per consentire il rapido isolamento delle zone a rischio e agevolare la tempestività degli interventi si sono individuati i seguenti blocchi o cancelli:

1. Incrocio via Bruxelles – via Zara (ca 500 m);

2. Incrocio via Parigi – S.P.97 (ca 500 m);

3. Incrocio via Parigi – via Amsterdam (ca 1000 m);

4. Incrocio via Parigi – via Giovanni XXIII (ca 1400 m).

Prima zona: evacuazione
La prima zona di pianificazione coincide sostanzialmente con l’area occupata dall’impianto ULTRAGAS.
Poiché i compiti del personale ULTRAGAS in caso di necessità sono già previsti nel piano di emergenza interna dello stabilimento, qualora necessario, esso procederà in base a quanto previsto da tale piano e seguendo le direttive del gestore dello stabilimento o del suo sostituto. 

Seconda zona: riparo al chiuso ed evacuazione
Nella seconda zona di pianificazione, la popolazione residente e fluttuante è composta esclusivamente da dipendenti delle attività produttive e degli impianti circostanti allo stabilimento della ULTRAGAS.
In caso di allarme, che sarà segnalato mediante avvisatore acustico (prolungato suono di sirena), dovranno cessare immediatamente ogni attività, mettere in sicurezza gli impianti utilizzati e disattivare gli eventuali gruppi elettrogeni in dotazione. Di seguito, dovranno ripararsi al chiuso, rifugiandosi nella parte dello stabile ubicato sul lato opposto rispetto alla zona su cui si trova lo stabilimento ULTRAGAS, seguendo le indicazioni fornite dall’Autorità di P.S. e le precauzioni preventivamente pubblicizzate, a cura del Comune di Oristano. 

Terza Zona: riparo al chiuso
Chi trovasse nella terza zona durante un incidente rilevante all’impianto ULTRAGAS, salvo diverse indicazioni fornite al momento, dovranno immediatamente ripararsi al chiuso, seguendo le suddette modalità, le direttive delle Autorità e le precauzioni preventivamente pubblicizzate, a cura del Comune di Oristano. 

EVACUAZIONE: MODALITÀ OPERATIVE. SUONO PROLUNGATO DI SIRENA (DURATA 60”)
Qualora si valutasse necessaria, l’evacuazione delle persone presenti avverrà sulla scorta delle disposizioni impartite al momento dal Questore o dal suo incaricato, ferma la direzione dei Vigili del fuoco sulle attività di competenza.
È di fondamentale importanza che le persone nell’evacuazione si allontanino a piedi – salvo casi particolari da esaminarsi al momento – allo scopo di evitare che l’ingresso non autorizzato di veicoli a motore possa offrire possibili fonti di innesco attivo ad eventuali nubi di gas.
Nel caso, l’evacuazione dovrà compiersi lungo le tre direttrici di marcia bloccate dai cancelli.
In particolare, tenendo come punto di riferimento lo stabilimento ULTRAGAS:
- le persone che si trovano nelle costruzioni ubicate nella via Zara lato mare confluiranno nel punto di concentramento in prossimità del cancello n. 3 - Incrocio via Parigi – via Amsterdam (ca 1000 m)
- le persone che si trovano in costruzioni ubicate nella via Parigi, lato Santa Giusta, si recheranno nel punto di concentramento in prossimità del cancello n. 4 - Incrocio via Parigi – via Giovanni XXIII (ca 1400 m)
- le persone che si trovano in costruzioni ubicate nella via Bruxelles, si porteranno nel punto di concentramento in prossimità del cancello n. 1 - Incrocio via Bruxelles – via Zara (ca 500 m)
Dai vari punti di concentramento, su direttiva del Questore e con i mezzi posti a disposizione dal Comune di Oristano, ove occorra, le persone coinvolte verranno poi prelevate e trasportate al centro di raccolta allestito dal Comune di Oristano presso il cantiere comunale situato in Via Zara.

 

Livelli di allerta

I livelli di allerta sono: ATTENZIONE – PREALLARME – ALLARME

Ad ogni livello corrisponde la relativa fase di attuazione delle misure di intervento.

SEGNALAZIONI SONORE DI EMERGENZA

Stato di allarme: 3 SUONI DI SIRENA DI DURATA 5” CON INTERVALLO DI 2”

Evacuazione: UN SUONO PROLUNGATO DI SIRENA (DURATA 60”)

Cessata emergenza: 3 SUONI DI SIRENA DELLA DURATA DI 2” CON INTERVALLO DI 2”

 

ATTENZIONE
Nella “Fase di Attenzione” il gestore dovrà comunicare immediatamente l’evento alla Prefettura, alla Questura e al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, al fine di consentire l’opportuna gestione degli eventi in corso. Il gestore assicurerà una prima informazione telefonica per poi procedere, nei tempi che si renderanno possibili, ad una comunicazione recante informazioni più esaurienti circa tutte le circostanze dell’evento e le misure adottate.
La Prefettura, appena ricevuta la segnalazione, anche in assenza dei riscontri necessari e ancorché il pericolo sia solo potenziale, interesserà immediatamente le Forze di Polizia statali e locali, affinché si portino presso i “cancelli stradali” assegnati pronti ad intervenire in caso di evoluzione dell’evento incidentale.

PREALLARME
Il preallarme deve essere diramato quando nello stabilimento interessato risulti presente una qualsiasi anomalia che faccia ritenere concretamente possibile un incidente rilevante.
Deve essere ritenuto sufficiente a determinare ed a fare scattare uno stato di preallarme un significativo rilascio di GPL liquido con formazione di pozza.
Si instaura il livello di preallarme quando l’evento, pur sotto controllo, per la sua natura o per particolari condizioni ambientali, spaziali, temporali e meteorologiche, possa far temere un aggravamento o possa essere avvertito dalla maggior parte della popolazione esposta, comportando la necessità di attivazione delle procedure di sicurezza e di informazione. Tali circostanze sono relative a tutti quegli eventi che, per evidenza dei loro effetti (incendi, esplosioni, fumi, ...) vengono percepiti chiaramente dalla popolazione esposta, sebbene i parametri fisici che li caratterizzano non raggiungano i livelli di soglia che dalla letteratura sono assunti come pericolosi per la popolazione o l’ambiente.
Qualora, una volta completata la descritta procedura di valutazione, il gestore valuti che il pericolo possa interessare anche aree esterne allo stabilimento, dovrà comunicare immediatamente l’evento alla Prefettura, la Questura e al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Allo scopo il gestore assicurerà una prima informazione telefonica per poi procedere, nei tempi che si renderanno possibili, ad una comunicazione recante informazioni più esaurienti circa tutte le circostanze dell’evento e le misure adottate. Della segnalazione di cui sopra e di eventuali altre segnalazioni pervenute alle varie centrali operative da parte di cittadini o enti, dovrà essere immediatamente informato il Dirigente della Protezione Civile o il Dirigente di turno della Prefettura, reperibile H24, tramite il centralino (tel. 0783/21421).
La Prefettura, appena ricevuta la segnalazione e fatti i riscontri necessari, qualora il pericolo sia solo potenziale (altrimenti si passa direttamente alla fase di Allarme), al fine di consentire l’attivazione preventiva delle strutture, affinché si tengano pronte ad intervenire in caso di evoluzione dell’evento incidentale, dichiara l’avvio della “Fase di Preallarme” e contattando telefonicamente i seguenti enti:

Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco

Questura

Comando Provinciale Carabinieri

Comando Provinciale Guardia di Finanza

Sezione Polizia Stradale

Sindaco di Oristano

Sindaco di Santa Giusta

Consorzio Industriale

Procedure di preallarme - La comunicazione avverte dell’esistenza di una situazione di potenziale pericolo nello stabilimento in quanto il Gestore ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco; tutti gli Enti coinvolti nella fase PREALLARME dovranno pertanto richiamare i propri addetti in reperibilità ed attivare tutte le procedure necessarie per garantire una immediata attuazione delle attività di competenza in caso di passaggio alla fase “allarme”.
A prescindere da eventuali indicazioni particolari contenute nelle comunicazioni, gli enti pre-allarmati dovranno porre in essere all’esterno della “Zona di Attenzione”, eccezion fatta per i Vigili del Fuoco, tutte le attività di monitoraggio e controllo autonomamente ritenute necessarie nel caso in esame riferendo immediatamente alla Prefettura-UTG eventuali esiti significativi.
Le Forze di Polizia statali e locali si porteranno presso i “cancelli stradali” predefiniti, loro assegnati, pronti ad intervenire in caso di evoluzione dell’evento incidentale.

ALLARME - TRE SUONI DI SIRENA DI DURATA 5” CON INTERVALLO DI 2”
L’allarme scatta e deve essere diramato quando l’evento per cui era stato dichiarato lo stato di preallarme abbia assunto proporzioni tali da costituire un pericolo per lo stabilimento e le zone circostanti o, comunque, quando si ritenga prossimo il verificarsi oppure si sia verificato uno degli eventi incidentali contemplati negli scenari di rischio.
Si instaura il livello di allarme quando l’evento incidentale richiede, per il suo controllo nel tempo, l’ausilio dei VVF e, fin dal suo insorgere o a seguito del suo sviluppo incontrollato, può coinvolgere, con i suoi effetti infortunistici, sanitari ed inquinanti, le aree esterne allo stabilimento.
Nella “Fase di Allarme” si ha l’intervento di tutti i soggetti individuati nel PEE e la costituzione del CCS presso la Sala Operativa Unica di Protezione Civile, ubicata in via Beatrice d’Arborea 4 presso la Prefettura.
La Prefettura da avvio alla “Fase di Allarme” e convoca il Centro Coordinamento Soccorsi dando notizia agli enti ed Istituzioni.
Procedure di allarme
Nel caso in cui l’emergenza, fin da subito o a seguito del suo sviluppo incontrollato, coinvolga anche l’esterno dello stabilimento, tutto il personale interno, ad eccezione degli addetti all’emergenza, verrà fatto allontanare dallo stabilimento (indicandogli un varco sicuro).
Il gestore dello stabilimento o chi per lui dovrà avvertire subito la Prefettura, la Questura, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, la Presidenza della Regione Sardegna, l’Amministrazione Provinciale, il Sindaci di Oristano e Santa Giusta, per l’attivazione del Piano di Emergenza Esterna. Allo scopo il gestore dello stabilimento assicurerà una prima informazione telefonica per poi procedere, nei tempi che si renderanno possibili, ad una comunicazione recante informazioni più esaurienti circa tutte le circostanze dell’evento e le misure adottate. La Prefettura comunicherà subito telefonicamente e poi tramite PEC agli Enti interessati l’attivazione dello stato di allarme e l’attivazione del PEE.
La sirena che si attiva è udibile sia all’interno che all’esterno dell’impianto ed ha suono bitonale.
Nelle ore silenti (in assenza di personale operativo) sono state adottate le seguenti misure:

  • Un team di dipendenti dell’Ultragas Tirrena è sempre reperibile ad un numero messo a disposizione dall’azienda
  • Un sistema di controllo che gestisce il sistema di rilevazione di gas e d’incendio system, il gruppo elettrogeno di emergenza e l’aria strumenti che in caso di anomalia invia a un sms su diversi canali alla vigilanza, al responsabile di stabilimento, al suo assistente e alla squadra di reperibili
  • Un sistema di security in caso di anomalia invia a un sms su diversi canali alla vigilanza, al responsabile di stabilimento, al suo assistente e alla squadra di reperibili
  • Un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso accessibile da remoto da parte della vigilanza, dal responsabile di stabilimento, dal suo assistente e dalle squadra di reperibili
  • Nel caso di accadimento di uno degli scenari menzionati qui sopra la vigilanza privata segue il seguente protocollo:
  • Controlla tramite il sistema di videosorveglianza la situazione in stabilimento
  • In parallelo contatta telefonicamente a cascata il Responsabile di Stabilimento e il team dei reperibili
  • Raggiunge immediatamente lo stabilimento per individuare le cause di allarme.

Il Responsabile della Squadra VVF accorso sul posto, sentito il Funzionario di Guardia/Reperibile, valuta l’entità dell’incidente e, qualora lo ritenga necessario, dà disposizione per l’attivazione immediata dell’allarme alla popolazione e per l’attivazione del PEE, dandone contestuale comunicazione al dirigente di turno della Prefettura e al Comandante Provinciale VVF.
Lo stesso Funzionario di Guardia/Reperibile si manterrà in contatto con il Funzionario designato a far parte del C.C.S.

L’allarme alla popolazione consiste in:

  • Immediatamente: avviamento di una sirena situata all’interno dello stabilimento;
  • Non appena possibile: avviso alla popolazione per mezzo di automezzi del Comune di Oristano muniti di altoparlanti.

La popolazione presente nella zona interessata, udito il segnale acustico emesso dal dispositivo di allarme del deposito e/o le comunicazioni tramite altoparlanti (di cui è stata edotta nella fase di informazione preventiva alla popolazione), provvederà ad adottare le misure di protezione previste per il riparo al chiuso.

L’azione consiste nel creare un’area di crisi con istituzione di posti di blocco presidiati, H24 e fino a cessate esigenze, da forze di polizia. Il fine di questi posti di blocco o cancelli è quello di impedire o deviare il traffico al fine di interdire l’afflusso di traffico veicolare nelle zone a rischio e agevolare la tempestività degli interventi, anche in relazione all’evoluzione dell’evento. Le forze di polizia si disporranno come previsto impedendo che le persone si dirigano verso l’area interessata, facilitando altresì il transito dei mezzi di soccorso e l’evacuazione assistita della popolazione, qualora necessaria. Contestualmente verranno predisposti il Posto di Comando Avanzato all’interno dell’Unità di Comando Locale mobile dei Vigili del Fuoco e il Posto Medico Avanzato del 118. Presso l’Unità di Comando Locale è prevista la presenza del Direttore Tecnico dei Soccorsi (Comandante VVF o suo delegato), di un rappresentante della Questura e del Direttore del Soccorso Sanitario (a cura del Servizio Emergenza 118). In prossimità dell’Unità di Comando Locale dovranno comunque confluire anche le ambulanze necessarie ai primi soccorsi.
In generale, per gli eventi e gli scenari ipotizzati, per la protezione della popolazione è previsto in via prioritaria il riparo al chiuso, e solo in particolari circostanze l’evacuazione.
Il ricorso all’evacuazione sarà stabilito dal Centro di Coordinamento Soccorsi sulla base degli elementi tecnici che saranno tempestivamente forniti, per la parte di rispettiva competenza, da Vigili del Fuoco, ASSL Oristano e ARPAS.
L’eventuale allontanamento dalla zona sarà segnalato alla popolazione dalle forze di polizia a mezzo di altoparlanti (secondo le modalità delle quali è stata edotta nella fase di informazione preventiva alla popolazione).
Nella comunicazione di allarme è già contenuto l’invito agli enti interessati ad inviare il proprio referente presso il Centro di Coordinamento Soccorsi istituito presso la Prefettura, dal quale verranno diramate tutte le direttive per la gestione dell’emergenza.
Al Centro di Coordinamento Soccorsi parteciperanno solo rappresentanti degli enti in indirizzo nella comunicazione di allarme e i responsabili delle funzioni di supporto individuati, fatta salva la possibilità di convocare rappresentanti di altri enti il cui apporto si riveli utile nel momento dell’emergenza.
Il Posto di Comando Avanzato costituito all’interno dell’Unità di Comando Locale mobile dei Vigili del Fuoco agirà in stretta collaborazione e secondo le direttive del Centro Coordinamento Soccorsi.
Le aree di attesa della popolazione, nelle quali potranno essere ricoverate le persone eventualmente allontanate dall’area a rischio che non abbiano trovato autonoma sistemazione, saranno attivate a cura dei Comuni interessati.
Il Comune di Oristano si occuperà degli aspetti tecnico - logistici, coadiuvato dalle forze di polizia (per gli aspetti inerenti l’ordine e la sicurezza pubblica) e dal volontariato, mentre la ASSL Oristano e il Servizio 118 forniranno personale sanitario per ogni necessità.
L’attivazione delle organizzazioni di volontariato è di competenza della Prefettura in raccordo con i Comuni interessati, per tutti gli aspetti non sanitari e del Servizio 118 per il volontariato sanitario.

CESSATO ALLARME - 3 SUONI DI SIRENA DELLA DURATA DI 2” CON INTERVALLO DI 2”
Il cessato allarme è dichiarato dal Prefetto al termine dell’emergenza.
Lo stato di allarme viene mantenuto fino a cessata emergenza, che sarà segnalata a tutti gli enti interessati con apposita comunicazione PEC.
Terminata la situazione di pericolo e a seguito di una accurata verifica dello stato dei luoghi interessati dall'emergenza, la Prefettura d’intesa con il Sindaco provvederà a far dare, con tutti i mezzi di informazione disponibili (autovetture con altoparlanti, comunicati TV e radio), il Cessato Allarme alla popolazione.
Le comunicazioni
I flussi comunicativi previsti al verificarsi dell’evento incidentale e contestualmente all’attivazione del PEE sono:

  • immediata comunicazione dell’evento incidentale da parte del gestore alla sala operativa VVF e alla Prefettura, nonché, compatibilmente con l’attuazione delle procedure previste dal sistema di gestione della sicurezza, diffusione della notizia al Comune di Oristano, al Servizio Emergenza 118, alla Questura, al Comitato Tecnico Regionale, alla RAS, all’ARPAS;
  • comunicazione dell’evento incidentale tra sala operativa VVF, Prefettura, Forze di Polizia, Servizio Emergenza 118, Comune di Oristano, ARPAS;
  • comunicazione delle fasi di allarme dalla Prefettura a tutti gli enti coinvolti nel PEE e impegnati nell’emergenza;
  • comunicazione del Sindaco di Oristano alla popolazione residente nelle aree a rischio per dare informazioni sull’evento incidentale in corso ed eventualmente diramare l’ordine di “evacuazione”;
  • informazione dell’evento da parte della Prefettura agli Enti.

Home  |   Contatti  |   Mappa  |   Link consigliati  |   RSS  |   Accessibilità  |   Dichiarazione di Accessibilità  |   Area riservata  |   Note legali  |   Privacy  |   Credits                  ConsulMedia 2014