Anche nel 2020 c’è Oristano in cima alla classifica delle province più sicure d’Italia.
Lo attesta la consueta indagine del quotidiano economico Il Sole 24 ore che da anni fotografa la situazione dell’ordine pubblico nelle 106 province italiane.
A fornire al Sole 24 Ore la fotografia dei crimini commessi nei primi mesi in cui l'Italia è stata colpita dal Covid-19, insieme alle statistiche su base provinciale relative alla delittuosità rilevata nel 2019 è il servizio di analisi criminale che fa capo alla Direzione centrale della Polizia criminale.
A livello nazionale si registra il crollo dei furti (-41,3%), in particolare scippi e borseggi. Rapine ridotte di un terzo, con flessioni oltre il 50% per quelle in banca o negli uffici postali, chiusi al pubblico nei mesi di lockdown.
Il Sole 24 Ore anticipa i numeri del primo semestre 2020 del database interforze sull'attività criminale, gestito dal Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno. In media si registra un calo del 25,9% dei delitti commessi e denunciati rispetto al primo semestre 2019. Una conseguenza diretta delle restrizioni legate all'emergenza Covid-19. Il trend, però, è meno marcato su maltrattamenti e violenze tra le mura domestiche, se non addirittura in controtendenza per crimini informatici (se ne registrano 589 al giorno), per usura e per contrabbando.
Nella classifica generale la provincia meno sicura è quella di Milano, seguita da Firenze e Rimini. Oristano si conferma la provincia più sicura e precede L’Aquila, Potenza e Pordenone. Tra le altre province sarde, Sassari è 57esima, Nuoro 63esima e Cagliari 73esima.
Oristano è la provincia dove si registrano meno furti e tra quelle che fanno registrare meno estorsioni, truffe e frodi informatiche, incendi, violenze sessuali, furti in abitazione, con destrezza, con strappo, di autovetture e in esercizi commerciali.
Un anno fa, a Milano, nella sede del Sole 24 ore, il Sindaco di Oristano Andrea Lutzu ritirò il premio che il quotidiano economico assegnò alla provincia e alla città che negli ultimi trent’anni è stata simbolo di sicurezza e giustizia.
“Oggi come allora e come spesso ci è accaduto in questi decenni le classifiche sulla qualità della vita e sulla sicurezza in particolare sono dominate dalle città del nord - commenta il sindaco Andrea Lutzu -. Oristano, grazie alle sue radici culturali su giustizia e sicurezza che trovano fondamento nel periodo giudicale quando Eleonora d’Arborea promulgò la carta de Logu, offre un bel segnale confermandosi città sicura e tranquilla. E oggi sappiamo quanto la sicurezza sia importante per tutti i cittadini, ma anche per chi vuole fare impresa. A Oristano, territorio che soffre per lavoro e affari, anche in questo periodo di crisi sanitaria offriamo un approdo sicuro per gli imprenditori, in una terra infrastrutturata e in una posizione geograficamente strategica per gli investimenti”.