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Dodici video in LIS per scoprire la storia di Oristano

  27 09 2021    |    Tematiche: Cultura e spettacolo    |    Io sono: Cittadino Disabile

Dodici contributi video nella Lingua Italiana dei Segni pensati per illustrare ai non udenti i documenti e le relative ricerche dell’Archivio Storico municipale di Oristano.

“Il progetto, curato dall’Archivio storico comunale e intitolato Tabularium, nasce per valorizzare il nostro patrimonio culturale e concretizzare soprattutto l’approccio inclusivo volto a sviluppare l’accessibilità - spiega l’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. I contenuti sono ovviamente a disposizione di tutti e offrono approfondimenti culturali di grande interesse per la storia della città”.

“L’Archivio storico intende rendere disponibile sulla rete non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche ricerche e riflessioni delle numerose professionalità che si occupano di conservazione, tutela, valorizzazione del patrimonio documentario e della storia della città” precisa la responsabile dell’Archivio storico Antonella Casula.

Il titolo del progetto, “Tabularium. Conservare la memoria”, è ispirato al celebre monumento che domina il Foro capitolino e che, secondo l’opinione comune, era destinato alla conservazione dei più importanti atti pubblici dell’antica Roma. La realizzazione della rubrica è a cura dell’Assessorato alla Cultura con il coordinamento della Responsabile dell’Archivio, Antonella Casula, il contributo di Ilaria Urgu, Rossella Tateo, Giovanni Murru, Francesco Obino, Raimondo Zucca, Mauro Solinas, Walter Tomasi, Maurizio Casu e Mario Luigi Piredda, la regia tecnica di Alambra di Daniele Rosano e le traduzioni LIS di Simonetta Ortu. I filmati sono disponibili attraverso il sito, sulle pagine social Facebook, Instagram e sul canale YouTube e presto su MuseoOristano.

Il palinsesto del 2021 prevede 12 filmati, 7 dei quali sono già disponibili on line:

- “La Sartiglia: la storia, le carte, la Memoria”. Il video propone i risultati delle ricerche condotte sui documenti d’Archivio in occasione della mostra documentaria “La favola bella delle nozze di principi e principesse e le sortilles de la nobilissima ciudad de Oristan” e rivela la particolarità delle sartiglie straordinarie organizzate per omaggiare i regnanti nella ricorrenza delle nozze.

- “La Casa della Città, Ad comunem omnium utilitatem”. A seguito dell’analisi degli atti dell’Archivio storico si ripropongono le vicende che hanno portato alla costruzione e all’arricchimento architettonico della antica sede della municipalità. Un focus è dedicato alla tela «L’Apoteosi di Eleonora» realizzata nel 1931 dal pittore Carlo Contini.

- “Asilo Sant’Antonio. Una casa per i figli del popolo”. Attraverso l’analisi delle fonti d’Archivio il video racconta la vita dell’istituto che fino agli anni ‘80 del secolo scorso ha curato l’educazione di generazioni di oristanesi.

- “Sartiglie di carta”. Le carte dell’Archivio civico raccontano una serie di giostre che hanno contrassegnato la storia della città in occasioni e periodi dell’anno che non coincidono con l’evento per eccellenza del Carnevale oristanese.

- “Genius Loci. Il Monumento ad Eleonora d’Arborea”. I retroscena e le vicende storiche e istituzionali che hanno condotto alla erezione del monumento di Eleonora d’Arborea, ancora oggi fulcro della omonima piazza: il racconto riassume l’opera editoriale di Gigi Piredda che nel filmato sottolinea il valore che hanno rivestito le pregiate fonti documentarie conservate nell’Archivio civico.

- “Istruzione: futuro di una comunità. Le origini dell’Istituto Magistrale”. Quello dell’istruzione è sempre un tema particolarmente sentito. Oristano e le Amministrazioni comunali che si sono avvicendate dimostrano sempre un’attenzione particolare come dimostra la nascita dell’istituto, perno per la formazione dei giovani e palestra di formatori, docenti e pedagoghi.

- “La Confraternita della Vergine della Pietà. Carità, culto e devozione”. Matrici e temi dell’esperienza religiosa connotano la vicenda dell’associazionismo ecclesiale. La pratica religiosa si associa alla vocazione assistenziale e solidale nei confronti degli affiliati e delle classi umili. Questo il feedback restituito dagli atti e dagli scritti dell’epoca che narrano e documentano identità e vicende del sodalizio cittadino.

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