“La nascita della Fondazione Oristano segna un cambiamento epocale nella gestione dei beni culturali”.
È soddisfatto il Sindaco Andrea Lutzu. All’indomani del voto del Consiglio comunale che ha sancito la nascita della nuova Fondazione Oristano ha convocato una conferenza stampa per una valutazione sul dibattito in aula e soprattutto per spiegare quale idea abbia accompagnato il varo del nuovo organismo.
“A Oristano si parla di gestione unica dei beni culturali da decenni, dai tempi delle Giunta Ortu e Barberio – ha detto il Sindaco Lutzu -. Oggi raggiungiamo questo grande risultato per la città che ve nel segno dell’operare. È un atto di coraggio contro l’immobilismo, un antico male di questa città al quale ci vogliamo opporre anche con il rischio di commettere degli errori. La nuova Fondazione Oristano nasce per dare nuovo impulso alla cultura e alla valorizzazione turistica della città”.
Il Sindaco Lutzu ha voluto convocare una conferenza stampa anche per allontanare i dubbi manifestati da diversi consiglieri durante il dibattito in aula: “Si è parlato di cortili e di predestinati, ipotizzando non si sa cosa. Questa Fondazione nasce all’insegna della trasparenza e del voler fare, per tutelare i lavoratori che in città da tanti presidiano e valorizzano il settore della cultura. È stata anche una prova per la maggioranza che per la prima volta è stata alle prese con una spinosa questione politica che ha opposto i favorevoli e i contrari alla Fondazione. Ne siamo usciti bene”.
“La nuova Fondazione è una conquista per tutta la città – ha aggiunto Massimiliano Sanna, l’Assessore alla Cultura che sin dall’insediamento, due anni fa, ha coltivato questo progetto -. Vogliamo far crescere il settore della cultura a Oristano e la nascita di un organismo che facesse da regia era il miglior modo per farlo. Dopo 26 anni di gestione privata del museo era subentrata una certa staticità ed è mancata la promozione e la programmazione. La gestione diretta, attraverso la Fondazione Oristano, ci permetterà non solo di esercitare il necessario controllo su questo settore, ma anche di agire positivamente per la programmazione culturale e turistica attraverso una visione globale del nostro patrimonio culturale materiale e immateriale”.
Il Comune assegnerà la gestione dei beni culturali alla Fondazione Oristano attraverso un contratto di servizio. Nella Fondazione transiteranno i 16 dipendenti della cooperativa La memoria storica impegnati all’Antiquarium arborense, alla Pinacoteca e nell’Archivio storico comunale, ma anche nel Centro di documentazione della Sartiglia.
Il passaggio comporterà la chiusura del Museo, della Pinacoteca (dove la mostra temporanea sta terminando) e dell’Archivio storico per alcuni giorni per adempiere alle incombenze burocratiche.
La Fondazione Oristano sarà dotata di un nuovo consiglio di amministrazione e di nuovi organismi che dovrebbero definirsi entro pochi mesi.