Le acque del Golfo di Oristano nello scorso fine settimana hanno ospitato il Veladay 2020.
Numerose le attività programmate dai tre circoli oristanesi aderenti: l’Associazione sportiva dilettantistica Veliamoci, Eolo e Circolo nautico Oristano.
La manifestazione, programmata a livello nazionale dalla Federazione Italiana Vela ed affidata a localmente alle associazioni per promuovere lo sport della vela, soprattutto in questo momento di ripresa dopo l’emergenza sanitaria, quest'anno si è svolta in tre giornate.
Da venerdì a domenica, nel rispetto del distanziamento e delle prescrizioni anti COVID-19, i circoli oristanesi hanno accompagnato appassionati e curiosi alla scoperta degli sport velici.
Veliamoci ha messo a disposizione dei più piccoli istruttori federali e un simulatore dinamico Sailingmaker con un'imbarcazione O'pen Skiff con cui provare le manovre ed il controllo della barca. Un altro simulatore ha ospitato la barca accessibile Hansa 303 con la quale anche le persone con disabilità hanno potuto provare a governare una barca a loro dedicata.
Subito dopo i partecipanti hanno preso il mare a bordo dei Laser Bahia di Veliamoci che hanno permesso ai partecipanti di vivere il mare ed il vento da vicino.
Un gadget ricordo della Federazione Italiana Vela è stato distribuito a tutti i partecipanti, più di 120, che si sono alternati sulle barche di Veliamoci nel fine settimana.
Tra i partecipanti, come osservatore e rappresentante dell’amministrazione comunale, l’Assessore allo Sport Maria Bonaria Zedda e, insieme a lei, il delegato provinciale del CONI Gabriele Schintu, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico sezione Sardegna Cristina Sanna, il Presidente della FISDIR Sardegna Carmen Mura e Pietro Sanna, Consigliere Nazionale FIV, che si sono ritrovati da Veliamoci a suggello dell’attività svolta.
Tre giorni intensi anche per il Circolo nautico Oristano che, in collaborazione con il MèT club, ha proposto le sue attività veliche a Torre Grande e nelle acque tra Putzu Idu e Mandriola.
Oltre 140 i partecipanti che per tre giorni si sono cimentati nelle attività pratiche proposte sulle imbarcazioni del sodalizio oristanese e tra questi due J24 e un piccolo catamarano.