Il 12 giugno 1966, nel quartiere del di S. Efisio, un agente di Polizia di Oristano salvò una bambina di 9 anni che stava per essere travolta da un’automobile lanciata a forte velocità.
A distanza di 55 anni quell’episodio è stato rievocato nei giorni scorsi nella Sala Giunta del Comune di Oristano alla presenza dei protagonisti della vicenda, il poliziotto, oggi in pensione, Ernesto Ruggieri e la bambina Maria Laura Trudu. Insieme a loro c’erano il Questore di Oristano Giuseppe Giardina, il Prefetto Fabrizio Stelo, il Sindaco Andrea Lutzu, l’Assessore alle Attività Produttive Marcella Sotgiu e il Dirigente del Compartimento per la Polizia Stradale Lombardia e Sardegna Maria Dolores Rucci. Erano presenti anche le famiglie tra cui il figlio di Ruggieri, anch’egli poliziotto presso la Questura di Oristano.
Quel giorno, l’allora giovane Guardia di Pubblica Sicurezza Ernesto Ruggieri, oggi in quiescenza e la bambina Maria Laura Trudu, furono i protagonisti di un episodio che le autorità di oggi hanno voluto ricordare.
Uscita da un bar con in mano un gelato, all’età di 9 anni, nell’attraversare la strada, Maria Laura stava per essere travolta da un auto che sopraggiungeva a forte velocità. In quel momento, Ruggieri, accortosi della situazione di elevato pericolo, afferrò con grande prontezza di riflessi la piccola, riuscendo a evitare per un soffio l’impatto col veicolo che stava per travolgerla. Il gesto eroico e spontaneo del Poliziotto Ruggieri, suscitò nella madre di Maria Laura Trudu un profondo sentimento di gratitudine, espresso attraverso le righe di una lettera indirizzata al Comandante della Polizia Stradale.
Il Poliziotto ricevette un attestato di Pubblica Benemerenza da parte del Ministro dell’Interno perché “con tempestivo intervento, riusciva ad evitare che una bambina, nell’attraversare una strada venisse investita da un’autovettura che sopraggiungeva a notevole velocità”.
A Ernesto Ruggieri e Maria Laura Trudu, visibilmente commossi, è stato donato un omaggio di artigianato in ceramica, materiale simbolo della Città, riproducente i loghi della Polizia di Stato e della Città di Oristano, a suggello dell’imprescindibile legame che da anni si è concretizzato tra l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e la Comunità locale e tra i due protagonisti di quell’episodio.