Il Comune di Oristano, dopo quasi venti anni, ha un nuovo Piano particolareggiato del centro storico.
Lo ha approvato il Consiglio comunale con 13 voti a favore (quelli della maggioranza, la minoranza non ha partecipato al voto) dando alla città uno strumento con cui si punta a valorizzare e ripopolare il cuore della città.
Il voto finale è stato salutato con soddisfazione dal Sindaco Guido Tendas che ha riconosciuto i meriti dell’Assessore all’Urbanistica Gianluca Mugheddu, della Giunta e del Consiglio comunale.
“Stiamo dando alla città un’ulteriore occasione di sviluppo” ha detto Tendas che, rispondendo a chi nel corso del dibattito aveva espresso perplessità sulle aree speciali ha precisato che “sono una scommessa, non una regalia. Il centro storico non può continuare a essere abitato da 800 persone, deve tornare a vivere con iniziative concrete, con segnali importanti e scadenze, elementi che sono contenuti in questo piano. Ci preoccuperemo di dare nuove forme di incentivazione per far tornare gli oristanesi a vivere nel centro storico”.
Con il nuovo Piano particolareggiato, redatto da un’équipe di professionisti con capogruppo l’architetto Massimo Carta, il Comune intende facilitare il recupero del patrimonio edilizio esistente, con particolare attenzione per gli edifici storici. Il Piano suddivide il centro storico in 5 tessuti omogenei (monumentale, di pregio specialistico, da conservare, di pregio da riqualificare, incongrui) e 24 aree speciali. Non è previsto ulteriore consumo di suolo e gli aumenti di volumetria sono riservati ad alcune aree speciali.
Per chi intende investire in centro sono previste misure per velocizzare le pratiche e l’abbattimento del 50 per cento degli oneri concessori.
“Questo piano particolareggiato punta al recupero del patrimonio storico abitativo del centro storico attraverso numerose azioni – ha spiegato l’Assessore all’Urbanistica Gianluca Mugheddu -. Per arrivare all’adozione di oggi siamo partiti da lontano. È stato aperto un confronto diretto con la comunità, organizzate assemblee, laboratori, interviste e somministrati questionari. Il lavoro si è svolto in due fasi, una di ascolto e una di partecipazione attiva, che dal 2014 hanno preceduto la prima adozione da parte del consiglio comunale. La fase della partecipazione è proseguita anche dopo la prima adozione con il laboratorio in piazza e la presentazione ai cittadini dello strumento urbanistico. Oggi, esaminiamo le osservazioni (in tutto 12 più una presentata fuori tempo massimo) e procediamo ad adozione definitiva e diamo alla città uno strumento operativo che risulterà di grande utilità per i cittadini”.
Nella discussione generale che ha preceduto l’esame delle osservazioni Mauro Solinas (Fortza Paris) ha criticato l’impostazione generale del piano: “Questo piano, togliendo le aree speciali, potrebbe essere presentato in una qualsiasi altra città di origine medievale. Manca una caratterizzazione e anche sull’accordo con la Curia ci sono troppe lacune. Ma la cosa peggiore sono le aree speciali con le sopraelevazioni concesse solo ad alcune abitazioni del centro storico. ”.
Il Consiglio comunale ha quindi approvato alcune integrazioni al Piano ed esaminato le 13 osservazioni presentate dai cittadini, accogliendone, totalmente o parzialmente, 6 e respingendo le restanti.