La Questura di Oristano ha siglato con il CAM, Centro di Ascolto per Uomini Maltrattanti del nord Sardegna il protocollo d’intesa “ZEUS”. L’accordo di collaborazione, firmato dal Questore Giuseppe GIARDINA e dal presidente CAM Sardegna Nicoletta MALESA, prevede che le persone sottoposte ad ammonimento per atti persecutori e per violenza domestica vengano rese edotte, in sede di notifica del provvedimento, della facoltà di rivolgersi al CAM, per essere inseriti in un percorso di consapevolezza del disvalore sociale e penale delle azioni poste in essere con la condotta oggetto di provvedimento.
Il protocollo d’intesa, finalizzato ad indirizzare l’autore delle condotte violente in un percorso di cambiamento, è orientato al rispetto della compagna, attraverso l’assunzione di responsabilità dei propri comportamenti e, non giustificazione degli stessi. L’obiettivo è, dunque, quello di intervenire direttamente su chi opera violenza, al fine di prevenire ed arginare episodi che spesso degenerano in veri e propri reati penali.
Il CAM Sardegna, si avvale di un equipe di lavoro multidisciplinare ed opera in condivisione delle linee guida “Work Whit Perpetrators of Domestic Violence in Europe WWP” (parte del programma Daphne II) – e comunicherà con la Questura di Oristano in merito al percorso dell’uomo.
Con l’adozione del protocollo “ZEUS”, si va a rafforzare il sistema di prevenzione basato su un modello di rete virtuoso che coinvolge tutte quelle istituzioni quotidianamente impegnate contro la violenza domestica o di genere.
L’accordo siglato rappresenta un traguardo fondamentale nella lotta al contrasto e alla prevenzione della violenza sulle donne, come espresso dalla Nicoletta Malesa “si sono appena celebrati in Sardegna i funerali di un’altra donna vittima di femminicidio: non si può, e non si deve abbassare la guardia, la violenza sulle donne è un fenomeno trasversale che ci riguarda tutti. Questa giornata rappresenta un altro tassello nella determinazione di azioni concrete che vanno portate avanti ogni giorno, instancabilmente”.