L’assessorato dell’Industria boccia definitivamente il progetto della San Quirico Solar Power.
La comunicazione ufficiale è arrivata questa mattina al Comune di Oristano.
Si tratta del provvedimento con cui la Regione boccia il ricorso gerarchico che la società con sede a Bolzano aveva presentato a febbraio scorso contro il provvedimento del dicembre 2018 con il quale la Regione aveva già negato l’Autorizzazione Unica alla costruzione dell’impianto.
In sostanza la Regione ha ritenuto valide le motivazioni che avevano portato allo stop del procedimento, ritenendo fondate le osservazioni del Comitato e dei Comuni contrari alla realizzazione dell’impianto solare ibrido in località San Quirico.
Ora alla Solar Power resta la strada del ricorso giurisdizionale al T.A.R. entro 60 giorni o il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120.
‘Non so se la Solar Power deciderà di andare ancora avanti con ulteriori ricorsi – commenta il Sindaco di Oristano Andrea Lutzu – visto che le motivazioni evidenziate all’assessorato dell’Industria dai Comuni interessati e dal Comitato si sono rivelate solide e inattaccabili. La Regione ha negato i permessi per questioni tecniche, non certo per un capriccio’.
Le ragioni del diniego della Regione sono infatti di carattere tecnico, visto che la Solar Power aveva ottenuto un parere positivo (anche se con tante prescrizioni) sulla V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) che sembrava poter avere la meglio sulle ragioni dei contrari all’impianto.
Invece si sono rivelate insormontabili, soprattutto, la mancata piena disponibilità da parte della società delle aree su cui sarebbe dovuto sorgere l’impianto e alcune incongruenze del progetto che non era stato considerato definitivo alla scadenza del termine della sua presentazione.
I consigli comunali di Oristano e Palmas Arborea, assieme al Comitato San Quirico si sono schierati contro la realizzazione del mega-impianto a protezione della qualità della vita delle popolazioni ricadenti e a tutela della vocazione agricola di quella porzione di territorio: ‘Nessuna contrarietà alle energie alternative – conclude il Sindaco Andrea Lutzu – ma l’impianto sarebbe dovuto sorgere in aree già compromesse come le zone industriali, lontano da imprese agricole e popolazioni residenti. Produrre energia pulita a discapito della qualità della vita è un controsenso’.