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Usi civici - Il Comune chiede la convocazione di un tavolo di concertazione con la Regione per la soluzione del problema

  22 02 2019    |    Tematiche: Casa e urbanistica    |    Io sono: Cittadino

“Sugli usi civici occorre attivare immediatamente un tavolo di copianificazione e concertazione con tutti gli attori interessati e in primo luogo con la Regione e con Argea”.

Lo chiedono il Sindaco di Oristano Andrea Lutzu e l’Assessore all’Urbanistica Gianfranco Sedda con una lettera indirizzata ai Presidenti della Giunta regionale e del Consiglio regionale e al Direttore generale dell’agenzia Argea.

“Un confronto è urgente per sbloccare gli ostacoli burocratici e dare risposte, in tempi brevi, a tutti i cittadini non solo del nostro territorio, ma dell'intera isola, fortemente penalizzati dall'attuale immobilismo amministrativo - scrivono il Sindaco Lutzu e l’Assessore Sedda -. Seriamente intenzionati alla risoluzione dell'annoso problema, in caso di mancata risposta entro 30 giorni dalla presente comunicazione, questa amministrazione attuerà ogni azione necessaria per risolvere l'attuale vuoto normativo e procedimentale, al fine di evitare possibili contenziosi dei quali non vorremo essere ritenuti responsabili, escludendo così ogni forma di complicità delle mancate decisioni/azioni Regionali o Statali”.

A metà dicembre Argea ha comunicato al Comune di Oristano la sospensione dell'esame del procedimento relativo al trasferimento degli usi civici a causa della mancanza di un’intesa di copianificazione tra Stato e Regione in materia di uso civico.

“Il problema – osserva l’Assessore Sedda – nasce dalla recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di alcuni articoli della Legge regionale n. 11 del 2017 sui procedimenti di sdemanializzazione e trasferimento dei diritti di uso civico. La recente giurisprudenza sottolinea l’obbligo della tutela e della salvaguardia del patrimonio civico finalizzata alla conservazione ambientale e paesaggistica e quindi alla conservazione degli usi civici. Questa amministrazione condivide questo orientamento a cui intende adeguarsi attraverso il trasferimento del diritto in altre aree”

“Il procedimento di trasferimento adottato dal Consiglio comunale nello scorso mese di agosto (che in prima battuta era riferito a Torre Grande e riguardava circa 300 famiglie, ma in città e nelle frazioni il numero delle famiglie interessate è molto più alto) non determina sdemanializzazioni e perdita di superfici assoggettate all'uso civico – aggiunge l’Assessore Sedda -. La decisione del Consiglio mira alla ricostituzione delle superfici esistenti al momento dell'istituzione dei diritti di uso civico, garantendo pertanto un impiego/utilizzazione della totalità dei beni d'uso civico a suo tempo istituiti. Si rispettano dunque gli interessi generali della comunità Oristanese che rimane intestataria dei diritti di uso civico”.

“Sulla base di queste considerazione chiediamo la costituzione e la convocazione urgente di un tavolo di copianificazione e concertazione tra gli attori del processo così come indicato anche dalla sentenza della Suprema Corte – scrivono il Sindaco Lutzu e l’Assessore Sedda -. L’obiettivo è sbloccare gli ostacoli burocratici e dare risposte, in tempi brevi, a tutti i cittadini del nostro territorio e dell'intera isola, che risultano fortemente penalizzati dall'attuale immobilismo amministrativo”.

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