Indirizzo: Piazza Manno - 09170 Oristano
La residenza dei sovrani arborensi in Oristano, documentata solamente dal XIII secolo, menzionata per la prima volta nel 1263, quando era giudice Guglielmo di Capraia.
Il castello giudicale era situato nel settore meridionale della città, limitato all'esterno dalla cortina muraria meridionale e, all'interno, dalle vie di San Saturno e di Porta Mari, nel punto in cui quest'ultima si estendeva a formare la piazza de Sa Majoria, attuale piazza Manno. Il palazzo regio era suddiviso in diversi settori, di cui uno riservato esclusivamente a residenza privata del giudice e della sua famiglia e un altro di rappresentanza e uffici quali la cancelleria, la camara scrivanie e la tesoreria. In un terzo settore, infine, erano ubicati i servizi quali la canava (dispensa) e la cochina (cucina). Al di fuori del palazzo regio erano ubicate la stabula (stalla), la turrina de massa (deposito di cereali) e la turrina de silba (deposito di legname).
In seguito alla conquista aragonese del giudicato d'Arborea, all'inizio del XV secolo, i nuovi signori del luogo, insigniti del titolo di Marchesi di Oristano, si insediarono nello stesso castello, successivamente denominato sa domu de su Marchesu.
Dall'esame comparato del materiale documentario, delle carte topografiche del XIX secolo e delle fotografie, si evince che si accedeva alla piazza de sa Majoria attraverso due porte, una al di sotto della torre di San Filippo e un'altra, Porta Mari, poco distante, lungo la cortina muraria che si dirigeva verso nord - ovest. La porta situata sotto la torre di San Filippo consentiva la comunicazione diretta con il castello dei giudici. Il castello e l'adiacente Porta Mari, usati in seguito come caserma e prigione, furono abbattuti all'inizio del 1900 per far posto, nell'attuale piazza Manno, alle carceri giudiziarie.