Dal 2004 l’archivio civico, in ottemperanza ai principi espressi nello Statuto comunale e adempiendo alla prescrizioni della legislazione vigente in materia di conservazione e promozione del patrimonio archivistico, propone ai propri utenti dei momenti di confronto diretto con le fonti documentarie attraverso strumenti di alto valore scientifico, culturale e pedagogico.
L’obiettivo che l’amministrazione comunale e l’ufficio archivio storico intendono raggiungere con l’organizzazione di queste attività è quello di suscitare l’interesse dei cittadini a recarsi in archivio al fine di conoscere la propria storia e riscoprire le radici della propria identità.
Tra le attività proposte del corso degli anni spiccano le Attività Didattiche rivolte alle scuole cittadine e che si sono ripetute per sei edizioni. Ogni anno le scuole cittadine di ogni ordine e grado vengono invitate a prendere contatti con l’archivio storico al fine di realizzare un’esperienza extracurricolare di alto valore pedagogico: i ragazzi, attraverso un primo incontro di carattere generale, apprendono il significato dell'istituto "archivio", prendono coscienza della sua struttura, del suo funzionamento e scoprono che tra le carte polverose in esso conservate possono nascondersi utili spunti per lo studio e la conoscenza della storia. Il rapporto diretto con la fonte-documento permette loro di comprendere che le parole e i fatti riportati nelle pagine dei libri di storia non sono il frutto della fantasia, ma il resoconto di avvenimenti vissuti nel quotidiano da uomini veramente esistiti. Lo studio dei documenti di un archivio civico ha inoltre, un valore aggiunto che può essere individuato nella possibilità di indagare i tratti caratteristici e distintivi di una comunità ristretta evidenziando l’unicità e la peculiarità della storia locale rispetto a quella globale e globalizzata.
A questa esperienza dal 2005 ad oggi hanno preso parte diverse scuole cittadine: nel 2005/2006 la scuola media n. 3 «Leonardo Alagon» con un progetto intitolato «Scoprire per conoscere: tra miniature, filigrane e sigilli dell’Archivio Comunale di Oristano», nel quale i ragazzi hanno conosciuto i supporti scrittori, gli strumenti per la scrittura, le diverse forme di scrittura che si sono avvicendate nel tempo e hanno potuto sperimentare attraverso un laboratorio pratico condotto da un esperto calligrafo e miniaturista, l’arte degli antichi miniatori. Il risultato dell’esperienza è stato raccolto in un cd-rom multimediale che è stato presentato il 6 aprile 2006 dalla Soprintendenza Archivistica per la Sardegna a Cagliari nell’ambito dell’incontro «Non solo carte …Gli Archivi e le nuove tecnologie di comunicazione»ha ottenuto dei riconoscimenti anche al salone della cultura di Bologna.
Nel 2006 l’esperienza si è ripetuta ancora con i ragazzi della scuola Media n. 3 «Leonardo Algon», che in «Conoscere per comprendere: elaborazioni ispirate ai tesori dell’archivio comunale di Oristano» hanno rielaborato con tecniche attuali e con la fantasia gli antichi sigilli, le filigrane e segni di autenticazione utilizzati dai notai esponendoli in una mostra allestita presso il palazzo municipale del 5 al 12 aprile 2006. Nel corso della giornata inaugurale realizzata in collaborazione con il Ministero per i Beni e le attività culturali e la Soprintendenza Archivistica per la Sardegna, partner assiduo, la Sezione di Silì della Scuola Media n. 3 ha presentato un lavoro multimediale che partendo dalle testimonianze documentarie ricostruiva il servizio di traghettamento da una sponda all’altra del Tirso, il lavoro aveva il titolo di «Quando a Silì c’era una barca».
Nel corso dell’anno scolastico 2005/2006 è iniziata anche la collaborazione con il Liceo Classico de Castro di Oristano, un gruppo di ragazzi provenienti da diverse classi hanno scoperto la funzione e il grande valore storico e culturale che riveste un archivio e successivamente si sono confrontati in prima persona con la ricerca storica ricostruendo a partire dai documenti conservati presso lArchivio Civico la storia del Liceo. L’esperienza si è arricchita con la visita all’archivio di Stato di Oristano e Cagliari, e considerata la storia della Città e i buoni rapporti istituzionali con la città di Barcellona in Spagna, anche di una visita all’archivio della Corona d’Aragona. Il progetto è proseguito presso l’archivio di Stato di Oristano dove è depositata dei documenti dell’archivio del Liceo, e dove i ragazzi si sono confrontati con le attività di catalogazione e inventariazione dei documenti.
Un’analoga esperienza dal titolo «Adotta un manoscritto» è stata portata a compimento nel corso dell’anno scolastico 2007/2008, con i ragazzi della 1D del Liceo Classico. I ragazzi hanno trascritto e studiato un frammento di codice medioevale, miniato, contenente un brano della passione di Sant’Eulalia giovane martire e patrona di Barcellona. Hanno analizzato le tecniche scrittorie, i vari supporti che si sono succeduti nel corso dei secoli e approfondito il tema della storia del libro. L’esperienza è stata arricchita attraverso un laboratorio di calligrafia tenuto da un esperto e da un viaggio di istruzione che ha toccato il palazzo ducale di Urbino, ove era presente una installazione multimediale di antichi codici miniati, e il museo della carta di Fabriano dove i ragazzi hanno potuto sperimentare personalmente l’arte degli antichi cartai producendo personalmente un foglio di carta a mano.
Gli alunni della scuola media n. 1 «Eleonora d’Arborea» a loro volta, partendo dall’analisi e dalla trascrizione del Llibre dell’Amostassen, un antico volumetto di fine settecento contenente le istruzioni per la vendita dei beni di consumo e l’igiene dei mercati che veniva garantita proprio dall’Amostassen, precursore dell’ufficiale dell’annona, hanno realizzato una rappresentazione teatrale confluita poi in un DVD multimediale, presentato ad Oristano nel corso delle Giornate Europee del Patrimonio organizzate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Nel corso degli ultimi anni le classi delle diverse scuole cittadine hanno continuato a collaborare con l'archivio realizzando, in prima persona, le visite guidate nell'ambito della manifestazione Monumenti Aperti.