La gestione sanitaria dell'emergenza migranti sarà al centro del convegno che si terrà sabato 17 settembre, alle ore 8.30, presso la sala conferenze dell'ospedale “San Martino” di Oristano.
Organizzato dal Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl 5 diretto dalla dottoressa Maria Valentina Marras, l'evento affronterà per la prima volta in Sardegna i temi legati all'assistenza sanitaria ai migranti fin dal momento del loro sbarco. «Il porto di Oristano è stato individuato come uno dei possibili punti di approdo nella nostra isola per le navi impegnate nelle operazioni internazionali di soccorso alle popolazioni che fuggono dalla guerra e dalla fame – spiega la dottoressa Marras – È percìò possibile che nel prossimo futuro anche il nostro territorio, come già accaduto a Cagliari e Porto Torres, si trovi a gestire queste operazioni». Per non farsi cogliere impreparata di fronte a questa ipotesi, la Asl 5, attraverso il Servizio di Igiene pubblica, ha elaborato una dettagliata procedura operativa che ha lo scopo di garantire l'assistenza sanitaria di primo livello ai migranti che dovessero sbarcare al porto di Oristano, procedura che sarà presentata nel corso del convegno.
All'incontro, introdotto dai saluti del Commissario Straordinario della Asl 5 Maria Giovanna Porcu e coordinato dalla responsabile del Servizio di Igiene pubblica della stessa Azienda Maria Valentina Marras, parteciperanno lacoordinatrice regionale del governo della fase di primo soccorso e assistenza ai migranti Silvana Tilocca, la responsabile dell'Ambulatorio migranti del capoluogo Paola Pirastu, il dermatologo Gianfranco Vinci e il direttore del Servizio di Pneumologia dell'Azienda sanitaria oristanese Giuseppe Oppo. Si parlerà di come organizzare il primo soccorso ai migranti, di come tutelarne la salute nelle fasi successive e di come intervenire sulle malattie più frequentemente diagnoticate nel corso degli sbarchi.
L'appuntamento è rivolto a medici, psicologi, farmacisti ed operatori sanitari in generale, assistenti sociali ed amministrativi Asl, ma è anche aperto ai rappresentanti delle istituzioni ed associazioni che a diverso titolo collaborano con l'Azienda sanitaria nel governo del fenomeno immigratorio.