Giovedì 12 settembre, alle 19, al Museo diocesano, verrà proclamato il vincitore della prima edizione del Concorso internazionale di ceramica “Maria Giusi Ricotti” nell’ambito della serata inaugurale della mostra.
Il Concorso nasce per ricordare una donna speciale, non solo una ceramista: Maria Giusi Ricotti. Era molto legata all’Oristano Ceramic Center e con la sua energia e il suo grande cuore ha saputo mettere insieme idee, progetti e persone che non vogliono dimenticarla.
Lo scorso dicembre Maria Giusi Ricotti è venuta a mancare, improvvisamente, dopo neanche due mesi di malattia devastante e gli amici dell’Oristano Ceramic Center hanno voluto fare qualcosa per ricordarla negli anni.
Da questo è nata l’idea del concorso. Al bando hanno risposto una trentina di ceramisti, sardi, della penisola e stranieri, che hanno voluto partecipare stimolati soprattutto dal tema proposto: una citazione tanto cara a Maria Giusi, tratta dall’inno a Iside (III/IV sec a.C.): su questo passaggio i concorrenti hanno ispirato i loro lavori.
Dopo la selezione, avvenuta a giugno, sono rimaste 16 le opere in concorso. Tra i partecipanti, ceramisti milanesi, napoletani, ma anche provenienti dall’Iran e dalla Polonia.
Accogliendo la richiesta dell’Oristano Ceramic Center il Museo diocesano, diretto da Silvia Oppo, ha messo a disposizione una sala dell’elegante struttura diocesana.
A comunicare il nome del primo classificato sarà il presidente della giuria, il maestro faentino Giovanni Cimatti. Quattro i giurati che nei mesi scorsi hanno coadiuvato il presidente nella selezione delle opere: il collezionista d’arte Antonello Carboni, i ceramisti e docenti, Edoardo Pilia e Arnaldo Manis, e il marito di Maria Giusi Ricotti, Giuseppe Perra, suo compagno di vita e di avventure ceramiche.
Il concorso e organizzato dall’associazione Prima Effe, fondatrice dell’Oristano Ceramic Center.