Guardare oltre la malattia e riprendere in mano la propria vita dopo il tumore.
È questo il tema del convegno organizzato dalla LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Oristano.
L’incontro si terrà venerdì 15 novembre alle 15 nella sala consiliare del Comune di Oristano.
L’evento è patrocinato da Regione Sardegna, ATS Sardegna, ASSL Oristano, Comune di Oristano e azienda ortofrutticola L’Orto di Eleonora.
Saranno presenti Francesco Schittulli e Concetta Stanizzi, rispettivamente presidente e vice presidente della LILT nazionale e Eralda Licheri presidente della Lilt di Oristano che avrà il compito di aprire i lavori.
Saranno presenti il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, il presidente della Commissione regionale sanità Domenico Gallus, il Commissario straordinario Ats Sardegna Giorgio Steri, il direttore Assl Oristano Mariano Meloni.
Dopo i saluti dei rappresentanti istituzionali prenderà la parola il presidente nazionale LILT Francesco Schittulli, che illustrerà lo stato dell’arte su cura e ricerca nell’ambito del tumore della mammella. Seguirà l’intervento di Daniele Farci, medico oncologo dell’ospedale Armando Businco di Cagliari, che si soffermerà sull’importanza degli esami di prevenzione oncologica, mentre la vicepresidente LILT Concetta Stanizzi illustrerà gli aspetti legati alla tutela ed ai diritti dei malati.
Infine, Sabrina Vidili, psicoterapeuta LILT, presenterà il progetto di prevenzione terziaria “Imparare a prendersi cura di sé nei percorsi di remissione di malattia, riabilitazione e reinserimento professionale in donne colpite da neoplasia mammaria”.
A moderare il convegno sarà il radiologo Antonello Gallus, vice presidente della LILT oristanese.
Il pomeriggio si concluderà con una tavola rotonda in cui istituzioni politiche, tecniche e mediche, si confronteranno sui temi della salute, per delineare un percorso comune tra politica, sanità e associazionismo.
«Ciò che maggiormente abbiamo a cuore - riferisce la presidente delle LILT Oristanese - è la possibilità di offrire, in sinergia con il sistema sanitario, un sostegno per le donne che hanno affrontato la malattia. Desideriamo fare in modo che esse stesse possano essere artefici del proprio stato di salute, oltre la malattia, come recita il titolo del convegno. Per fare questo, usufruendo dei progetti del 5x1000 nazionale, offriremo alle donne dei percorsi di salute che riguardano temi di tutela lavorativa, sana alimentazione, attività fisica e gestione degli stati emotivi fonte di stress. La donna – conclude Eralda Licheri – ha un ruolo fondamentale all’interno della famiglia e della società, per questo noi della Lilt vogliamo sostenerla e accompagnarla nella presa in carico del proprio benessere, dalla prevenzione fino non solo alla cura, ma anche nel periodo successivo, per permetterle di riprendere a vivere serenamente».