Dal 2014 il Comune di Oristano ha istituito un premio speciale per quei concittadini che si sono distinti per meriti lavorativi, scientifici, sociali o artistici: La Stella d’Argento “Oristanesi nel Mondo”. Questo premio, attribuito con cadenza annuale, ha l’intento di dare un giusto riconoscimento agli oristanesi che danno lustro alla città e la fanno conoscere all’estero; allo stesso tempo l’iniziativa vuole dare esempi positivi e di successo alla cittadinanza, aiutando a creare un’immagine positiva per la città.
Sono stati premiati fino ad ora:
Stefano Oppo, nato a Oristano nel 1994, ha iniziato l’attività agonistica a nove anni con il Circolo Nautico Oristano, a Torregrande. Nel 2010 ha superato i test ed è entrato nel College nazionale federale di Piediluco (Terni).
L’esordio a livello internazionale agli Europei Juniores è avvenuto nel 2011, quando ha vinto l’oro nell’Otto pesi leggeri. Nel 2012 ha ottenuto due medaglie d’oro nel Quattro senza, una agli Europei juniores, la seconda ai mondiali juniores. Nel 2013 è diventato Campione mondiale under 23 nel Quattro senza, vincendo poi l’oro - ai Mondiali di Chungiu - nell’Otto pesi leggeri. Ha partecipato ai Mondiali in Olanda e Francia (2014 e 2015), consacrandosi a livello internazionale con l’accesso alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Campione del mondo di canottaggio e finalista olimpico a Rio de Janeiro è stato premiato “per i meriti sportivi conseguiti in ambito nazionale e internazionale". Ha militato con successo nel Gruppo sportivo della Forestale e ora difende con orgoglio i colori dell’Arma dei carabinieri, proseguendo la preparazione nell’ambito del Centro sportivo carabinieri, l’organizzazione addestrativa dell’Arma che si occupa di sport a livello agonistico.
Graziano Pinna è professore associato nel Dipartimento di Psichiatria dell’University of Illinois at Chicago e, dal dicembre 2014, “Visiting Associate Professor” al Dipartimento di Farmacologia della Universidade Federal de São Paulo, São Paulo, Brazil. Le sue ricerche sull’ansia, depressione e sindrome da stress post-traumatico gli hanno fatto guadagnare fama internazionale nella comunità scientifica.
Diplomato al Liceo Scientifico Mariano IV di Oristano, ha intrapreso la carriera universitaria in Scienze Biologiche all’Univerità degli Studi di Cagliari e a 21 anni è diventato ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biologiche, Centro di Eccellenza in Neuroscienze.
Dopo la laurea a Cagliari nel 1993 si trasferisce a Berlino per lavorare come ricercatore nell’industria farmaceutica Schering AG, e successivamente, in seguito alla scoperta di una strategia terapeutica per eliminare la sindrome da dipendenza causata dai farmaci ansiolitici quali valium e xanax, pubblica nella prestigiosissima rivista Proceedings of the National Academy of Sciences e diventa ricercatore a 26 anni nel Dipartimento di Medicina Nucleare della Freie Universität di Berlino. Ottiene il dottorato tedesco ed il titolo di “Doktor rerum medicarum” con suma cum laude. Durante questi anni, i suoi studi sugli effetti degli ormoni tiroidei nel cervello nella regolazione del comportamento affettivo porteranno a chiarire il loro ruolo nel meccanismo d’azione dei farmaci antidepressivi, nei meccanismi legati all’abuso di alcol e opioidi e nel metabolismo energetico. Queste ricerche hanno influenzato numerosi altri campi dall’endocrinologia alla neurologia e hanno suscitato l’interesse di numerosi laboratori in diversi continenti che hanno utilizzato i metodi di misurazione scoperti dal prof. Pinna.
Questa scoperta gli valse l’invito dal famoso scienziato sardo, Erminio Costa (trapiantato in America dagli anni ‘40 e considerato uno dei padri delle moderne neuroscienze e farmacologia) a diventare a 32 anni professore associato alla University of Illinois at Chicago dove si trasferisce nel 2001.
Vanina Sechi (1924-2008) studiò a Firenze laureandosi con una tesi su Arthur Schopenhauer. Trasferitasi in Danimarca concentrò le proprie ricerche sul pensiero di Kierkegaard avvicinandosi alla pittura di Edvard Munch. A metà degli anni ‘60 è a Yale, prima sarda a recarsi nella prestigiosa università americana. Da allora risiederà sempre nel Nord America, nel Maryland e poi a Toronto, in Canada, dove è docente di Estetica. L’espressionismo astratto e l’Informale segnano la sua sensibilità artistica, ma è l’esperienza messicana ad accendere la sua arte, a partire dal 1967. Fonda una Galleria d'arte ad Alexandria (Washington) ed ottiene numerosi e ininterrotti riconoscimenti internazionali.
Bice Sechi-Zorn (1928-1984) studiò a Cagliari. Ricercatrice e docente a Padova e alla Maryland University (Baltimora) visse a lungo negli Stati Uniti dedicandosi agli studi di fisica nucleare, disciplina che insegnò dal 1976 al 1984. Svolse attività di ricerca al Max Planck Institut di Gottingen e condivise con il marito Gus identici interessi sperimentali e di ricerca.
Maria (Mimì) Sechi (1933-2014) ha insegnato Letteratura tedesca moderna e contemporanea presso la Facoltà di Lingue dell'Università di Cagliari. Si è occupata dello studio degli intellettuali in esilio dedicando numerosi saggi e volumi agli ebrei in esilio nella cultura occidentale e alla diaspora intellettuale di Germania, Spagna e Italia nel periodo del fascismo. Studiosa di Heinrich Mann e Joseph Roth la sua produzione si è sviluppata lungo trenta anni di studi e ricerche.
Paolo Mancosu è ordinario di Filosofia e direttore di dipartimento all’Università della California a Berkeley dove insegna Logica e Filosofia della matematica. È l’autore di numerosi saggi in riviste internazionali e di cinque libri pubblicati dalla Oxford University Press e dalla Springer, l’ultimo dei quali si intitola The Adventure of Reason (OUP, 2010). Durante la sua carriera ha insegnato alle università di Stanford, Oxford, Yale ed è stato fellow della Humboldt Stiftung a Berlino, del Wissenschaftskolleg di Berlino, dell’Institute for Advanced Study di Princeton e dell’Institut d’Études Avancées di Parigi. I suoi progetti di ricerca hanno ricevuto finanziamenti dalla Guggenheim Foundation, dalla National Science Foundation, e dal CNRS in Francia. Per la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ha pubblicato l'Annale XLVII Inside the Zhivago Storm. The Editorial Adventures of Pasternak's Masterpiece (2013).