Il recente inserimento del Comune di Oristano tra le zone infestate dal punteruolo rosso delle palme (Rhynchophorus ferrugineus) rende necessaria l’adozione di un Piano Integrato di lotta a livello Comunale per la salvaguardia delle palme.
La presenza di questo coleottero mette a rischio, anche nel nostro Comune, la sopravvivenza delle palme ornamentali presenti nei giardini “pubblici” e “privati”.
Senza una fattiva e leale collaborazione tra l’Amministrazione Comunale ed i privati cittadini sarà impossibile limitare la diffusione dell’insetto e salvaguardare l’inestimabile patrimonio rappresentato dalle palme dal punto vista storico, paesaggistico ed ambientale.
Il punteruolo rosso è un parassita e per il quale esiste in Italia il decreto di lotta obbligatoria (decr. del 7/2/2011, GU n. 36 del 14/2/2011). Ciò significa che è obbligatorio per tutti i cittadini contrastare l’insediamento e la diffusione del parassita mediante:
Per limitarne la diffusione è necessario saper riconoscere l’insetto, i suoi stadi di sviluppo, le sue abitudini ed i sintomi che presentano le palme attaccate.
Il Rhynchophorus ferrugineus (Olivier) comunemente conosciuto come “punteruolo rosso della palma” è un coleottero curculionide originario dell’Asia meridionale e della Melanesia. La prima segnalazione in Italia è del 2004. In Sardegna la prima rilevazione è del 2007. Nel corso degli anni, nonostante gli sforzi compiuti dalla Pubbliche Amministrazioni, per contenerne la diffusione, l’insetto ha colonizzato parte dell’isola ed è attualmente segnalato in 80 Comuni dalla Sardegna.
L’adulto del punteruolo presenta un colore rosso ferrugineo. Sulla parte superiore del torace sono evidenti striature nere di numero e forma variabili. La lunghezza dell’adulto può variare tra i 3 e i 5 cm ; la larghezza da 1 a 1,5 cm. Il capo è caratterizzato dalla presenza di un lungo rostro su cui sono inserite 2 antenne.
L’insetto è in grado di svilupparsi a spese di numerose specie di palma, tra cui le più colpite sono quelle appartenenti al genere Phoenix. Altre specie attaccate con significativa diffusione sono la Washingtonia e la Chamaerops humilis (la palma nana caratteristica dell’ecosistema costiero della Sardegna).
Il punteruolo si sviluppa all’interno delle palme. Le femmine del punteruolo possono deporre anche centinaia di uova. L’ovideposizione avviene alla base delle foglie o dei teneri germogli, oppure in corrispondenza di ferite e cicatrici. Dopo circa 3 giorni le uova schiudono e le neonate larve scavano gallerie all’interno della base del fogliame e dello stipite (tronco).
A maturità la larva costruisce, utilizzando le fibre della pianta, un bozzolo di forma ovale allungata di colore marrone lunghezza pari a cm. 6-8 x 2-3 , circa.
Generalmente il bozzolo viene formato entro cavità scavate alla base delle foglie.
Trascorso un periodo variabile dai 15 ai 50 giorni dal bozzolo emerge l’adulto.
L’attacco del punteruolo può non manifestarsi in forma evidente per mesi nel corso dei quali centinaia di larve si sviluppano nella gemma apicale all’interno dello stipite.
I primi sintomi riscontrabili sulle palme sono l’asimmetria della chioma e la presenza di foglie spezzate o con margini seghettati. Successivamente le foglie si abbattono lentamente, si disseccano e la chioma si appiattisce, assumendo una classica forma ad ombrello. L'esito finale è la morte della palma in un periodo variabile di 3 -8 mesi.