Le principali associazioni dei contadini, sarti, falegnami, carratori, scarpai, muratori, ferrai, vasai o figoli, bottai, fabbri e armaioli erano riunite in corporazioni d'arti e mestieri dette gremi.
Esempio di Cattedrale suburbana, sorta su una preesistente ecclesia di età bizantina intitolata all'Arcangelo Michele, il Duomo della Vergine Assunta presenta oggi parte dell'annessa area funeraria dell'antica chiesa.
Il convento e la chiesa, officiati dai Padri Cappuccini, furono eretti nel primo decennio del XVII secolo appena fuori la cinta muraria della città, grazie alla munificenza del nobile oristanese Domenico Paderi.
I primi documenti concernenti la chiesa della Santissima Trinità risalgono al 1600. Posto di fronte alla Cattedrale, l'attuale edificio, nonostante le profonde ristrutturazioni effettuate ai primi del Novecento.
Eretta canonicamente nel 1955, edificata tra 1957 e 1959, su progetto dell’Ing. Marco Piloni, particolarmente attivo in quegli anni (Cagliari, Foggia, Roma) la parrocchiale ha pianta rettangolare, piccole navate laterali e vetrate policrome.
La chiesa di San Giovanni Battista, detta anche de Santu Giuanni 'e Froris, cappella del gremio dei Contadini, si trova a sudovest della chiesa di San Martino, a circa 1 km dal centro della città e a 200 metri dal cimitero di San Pietro.
La parrocchia fu eretta canonicamente nel 1965. La chiesa fu edificata tra 1968 e 1972 su progetto dell’Ing. Paolo Lixi che fu Assessore comunale a Cagliari (1961-1965).
La chiesa di San Mauro Abate sorge in prossimità del lato occidentale della cinta muraria medievale, al termine della via omonima. Ospitava anticamente la cappella del gremio dei Calzolai e della Confraternita della Pietà.
La chiesa di Santa Lucia risale ai secoli XVI-XVII. Il prospetto attuale fu aggiunto nella prima metà del 1800, mostrando il timpano sostenuto da quattro massicce colonne di gusto prevalentemente neoclassico.
La chiesa e il convento di San Domenico furono edificati nel 1634 per opera del nobile oristanese Don Baldassarre Paderi. La chiesa fu costruita ad un'unica navata, con alto prospetto timpanato. L'altare maggiore e il pulpito sono in stile gotico.
La chiesa e il monastero del Carmine costituiscono un unico fabbricato di stile barocco realizzato tra il 1776 e il 1785.
Il facoltoso cittadino oristanese Pietro Ibba, volendo appagare il desiderio delle sue due figlie di monacarsi, fece edificare a sue spese una chiesa e un convento, con atto notarile del 1738.
Il convento di San Francesco citato nel testamento del giudice d'Arborea Ugone II del 1335. L'edificio fu testimone di importanti momenti storici della vita politica e religiosa del giudicato d'Arborea.
La chiesa, di origine medievale come indicano gli stemmi giudicali con i pali d'Aragona affiancati all'albero deradicato d'Arborea scolpiti in un capitello, fu edificata in epoca imprecisata.
Il complesso conventuale di Santa Chiara, edificato nel 1343 per opera del re Pietro III d'Arborea, fu eretto probabilmente sulla preesistente chiesa di San Vincenzo.
Nella Via Vinea Regum, affianco all’edificio moderno del Monastero delle Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento
Ancora oggi non si hanno notizie certe circa l'origine dell'ospedale e lebbrosario oristanese, anche se questa importante istituzione era già presente in tutto il suo interesse dal secolo XIV.
Il Palazzo Arcivescovile, attestato già dalla metà del XII secolo, si trova nell'area adiacente la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Probabile che l'edificio odierno sia stato fabbricato nella stessa area di quello giudicale.
Il Seminario di Oristano, inaugurato dall'arcivescovo Francesco Masones Nin il 1 maggio 1712, venne intitolato a Santa Maria Assunta, titolare del Duomo.